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Problemi digestivi nella pratica sportiva

Problemi digestivi nella pratica sportiva

Data 12/02/2020

Iniziamo la stagione trail con energia, con la voglia di migliorare ancora ma senza dimenticare che siamo all´inizio della stagione 2020 e il fisico non è ancora abituato agli allenamenti che lo attendono.

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È per questo motivo che dobbiamo essere molto più attenti quando scegliamo il nostro cibo prima e durante la competizione poiché, in esso, mettiamo il nostro corpo al limite e sarà molto più sensibile ai cibi che non tolleriamo o che abbiamo provato prima. .

I disturbi intestinali nello sport sono quelli che soffrono in misura maggiore nuotatori e podisti, con un´incidenza fino all´80% dei partecipanti (negli sport di ultra-endurance fino al 90%) e si differenziano per:

- Tratto digerente superiore: eruttazione, bruciore di stomaco, ritorno, nausea, mal di stomaco, saturazione dello stomaco, vomito... - Tratto digerente inferiore: flatulenza, punture intestinali, iperperistalsi, ipoperistalsi, diarrea, sanguinamento intestinale, dolore intestinale,...

L´incidenza più bassa è presentata dai ciclisti a causa del basso impatto a livello gastrointestinale.

Ma le donne sono molto più inclini a soffrirne.



Come possiamo aggravarli o migliorarli?

1. Digestione ostacolata dall´allenamento: mobilitiamo il sangue dall´apparato digerente al sistema muscolare nella pratica sportiva, rendendo difficile la digestione.

2. Impatti continui sui nostri sistemi e organi fisiologici. I corridori, in particolare i corridori di lunga distanza, soffrono di microrotture nelle nostre pareti intestinali a causa dell´impatto del nostro sport.

Normalmente non portano a problemi di salute per l´atleta, ma sono molto fastidiosi e compromettono direttamente le prestazioni.

A volte questi disturbi possono aumentare (soprattutto micro-lacrime e sanguinamento gastrico o intestinale), quando ci alleniamo o gareggiamo in ambienti caldi e/o quando l´atleta non è ben idratato.



Suggerimenti per evitare la comparsa di questi disagi:

1. I giorni prima e durante la competizione, evitare cibi ricchi di grassi e fibre.


2. Evita i farmaci antinfiammatori, come l´ibuprofene e l´aspirina.


3. Evita i succhi di frutta commerciali ricchi di fruttosio (la stragrande maggioranza).


4. Iniziare l´allenamento o la competizione ben idratati e continuare a farlo durante l´intero evento.


5. Tenere presente che la concentrazione di carboidrati nella bevanda prima e durante il test è al massimo di 60 g/ora. Se oltre alla bevanda assumi un integratore come gel, caramelle gommose o barrette, la somma degli idrati di questi, più quelli della bevanda, non deve superare i 60 g/ora.


6. Scegli cibi facilmente digeribili.


7. Scegli tecniche culinarie semplici che non ostacolino lo svuotamento gastrico (ferro, bollito, vapore, forno, microonde, papillote,...)


8. Calcola la quantità di energia che consumeremo durante l´allenamento o la competizione per fornire abbastanza nutrienti durante lo stesso per evitare ipoglicemia, disidratazione e ipoglicemia reattiva.


9. Saper scegliere il tipo di carboidrato in base a ciò che si vuole ottenere: energia immediata ma di breve durata, energia lenta ma con effetto più duraturo,...

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